Laila El-HaddadThe Gaza Kitchen: A Palestinian Culinary Journey

I have received a damaged item, the spine is torn.

I've made about 10 recipes from the book so far and they've all been very good. Also the recipes often tie in to interviews or larger topics which was a nice touch. Ever since I got it I reach for it about as often as my other favorite cookbook (Together).

Very authentic recipes and beautiful capture of history and stories of a beautiful place and people.

I really didn't need another Middle Eastern recipe book as I already have several but the title and pictures of this one caught my eye. I have just opened the book and see that along with delicious recipes there are stories about the people who live in Gaza and how they have managed to produce interesting and nutritious food under sometimes very difficult circumstances. I very much look forward to trying out these recipes and reading the accompanying stories.On first glance, I would say this is a book worth purchasing, and many well-known chefs seem to feel the same way as they have recommended it.

This is a truly authentic book, and I really hate using the A word as it is always taken out of context. Recipes are gorgeous, all taste delicious, the ingredients can be found in all supermarkets and the stories between the pages are beautiful albeit the struggle. I recommend this book to anyone!

Dopo un primo tentativo fallito l'anno precedente, nel 2013 il compianto Anthony Bourdain entrò in Gaza con la sua troupe guidato dall'autrice di questo libro, Laila El-Haddad; per la prima volta milioni di telespettatori americani affezionati al programma televisivo Parts Unknown (Cucine segrete) si trovarono di fronte a qualcosa di raro, di strano, mai visto, la normalità della vita palestinese. Donne, uomini, bambini, non più marziani, che preparavano e mangiavano il loro cibo in mezzo alle mille difficoltà della loro vita reale, facendo sfoggio di humour e insieme di grande spirito di sacrificio.Questa normalità e questa “cultura sconosciuta” è l'oggetto dello splendido libro di Laila El-Haddad, un libro schietto, che parla anche attraverso immagini di mercati, di case di persone comuni o di strade. Per una volta il gourmet farà d'occhio a piatti che non sono il prodotto di ristoranti rinomati ma di cucinini malmessi, con attrezzature e pentole ricombinate o inventate di sana pianta, ma assai efficaci; il prodotto sarà un menù completo, straordinario e se vogliamo anche moderno (l'indice parte dai fondamentali – condimenti, brodi – e passando attraverso insalate, pani, piccoli e grandi piatti, riso, carne e pesce, arriva ai dolci, alle conserve e ai sottaceti).Un libro che ha ricevuto grandissimi, meritati elogi a livello internazionale (Ottolenghi, Raj Patel, Barbara Massaad, Claudia Roden).Approfitto di questa recensione per rinnovare il mio saluto e il mio debito di spettatore e lettore all'intelligenza di un grande giornalista gastronomico, Anthony Bourdain.