Mistero napoletano (Italian Edition)
J**6
Un bon llibre
Ermanno Rea, que en va ser militant, explica molt bé les relacions dins del PCI dels anys 50 encara sota la influència stalinista.
S**M
Un romanzo umano
Davvero bello questo diario-libro-romanzo.La seconda guerra mondiale per Napoli non è ancora finita, nonostante siano passati oltre 50 anni.Rea ripercorre il primo ventennio del dopoguerra, dimostrando questa assoluta verità.In Francesca e Renzo lo spaccato di chi non rinuncia a volerne decretare la fine e di chi non può farlo, si legge con una lucidità sconvolgente.Napoli conquistata dai piemontesi nel finire dell'ottocento e riconquistata dagli americani quasi cent'anni dopo, resta una città a democrazia limitata.Questa storia, celata nell'armadio della vergogna della ex federazione locale del PCI, forse è solo la prima scoperta dei mali che lo stalinismo ha prodotto dentro un partito che, fino a Berlinguer, fingeva di essere democratico.Lo consiglio agli amanti della storia civile e d'amore.
R**D
atto di amore e di accusa
Perché Francesca si è tolta la vita la sera del Venerdì Santo del 1961?Rea cerca risposte attraverso questo meraviglioso libro di viaggio . Un viaggio nel passato in forma di diario che mescola memoria e cronaca, testimonianze e ipotesi dove nulla è inventato.Francesca , giornalista dell'Unità muore per un assurdo atto d' amore Un sacrificio estremo verso quel partito che l'ha sempre rifiutata. Francesca muore da eroina e da sconfitta nello stesso tempo.Lo sfondo narrativo è la Napoli della guerra fredda. Sono gli anni del Sindaco Lauro che consegna il porto alla Nato privando la città dei suoi cantieri Gli anni di un partito comunista ancora agganciato allo stalinismo contro gli ideali i desideri di un comunismo ribelle e anticonformista di Francesca e del suo Renzo.Un debito di amore che Ermanno Rea sente fortissimo. Un j’accuse contro ogni intolleranza anche del comunismo italiano
A**O
Lettura appasionata.
Un libro che si legge tutto di un fiato.La vicenda narrata è suggestiva . Obiettività e amore per la verità dell'autore. Ho appreso fatti a me sconosciuti perché troppo piccolo al tempo degli accadimenti narrati (5-12 anni) e senza televisione e i giornali, un lusso che pochi si potevano permettere. Lo consiglio perché i fatti narrati s'incorniciano in un periodo storico e politico molto delicato. Ermanno Rea è bravissimo a narrare con obiettività i fatti e la tragedia di una donna meravigliosa piena d'amore per i suoi figli, il suo compagno, il suo lavoro di giornalista.
N**5
Le rimembranze
Eccellente livello di scrittura e capacità di introspezione psicologica, un lunghissimo lavoro di ricerca e di confronto coi protagonisti di un'era politica, sociale, culturale di cinquanta-quarant'anni prima del 1993, anno di scrittura del libro. Non è un romanzo, è un affresco lucido, profondo, meditato di un tempo vissuto nella Napoli dal 1943 al 1953. Una Napoli che vive a modo suo il fascismo, che non vive la Resistenza del Nord perché le viene risparmiata la fase della RSI. Un Partito Comunista sul quale incombe la figura di Stalin e l'oppressione dell'autonomia di giudizio e di pensiero. Centrale è la figura di Francesca "che ha avuto il torto di non fare mai i suoi calcoli, abbandonandosi alla fede nella vita, nell'amore, nella bontà..." e si va alla ricerca delle ragioni del suo suicidio, ma attorno a lei tante figure e personaggi che vengono rappresentati, interrogati, ricordati, commentati, discussi.Per chi voglia vivere e capire quegli anni, il libro è come un film, scorrevolissimo, e temi che oggi non suscitano più le contrapposizioni, gli odi, le lotte di un tempo, le storie e le motivazioni dei movimenti politici di allora, balzano vivi e freschi dalle pagine raccontandosi senza violenza e tensione, come ombre dell'Ade.
Trustpilot
2 weeks ago
3 days ago