✍️ Write Your Legacy in Style!
The Parker Jotter Originals Ballpoint Pens in the Pop Art Collection feature a vibrant marigold and frosty purple design, stainless steel accents, and advanced Quinkflow technology for a superior writing experience. Crafted in France, these refillable pens are perfect for anyone looking to combine functionality with a bold aesthetic.
Manufacturer | Parker |
Brand | Parker |
Item Weight | 1.2 ounces |
Product Dimensions | 2.36 x 8.07 x 0.47 inches |
Item model number | 2141358 |
Color | Marigold / Purple |
Closure | Retractable |
Material Type | Chrome,Stainless Steel |
Number of Items | 2 |
Size | 1 Count (Pack of 2) |
Point Type | Medium |
Ink Color | Blue |
Manufacturer Part Number | 2141358 |
G**2
good product, did what it was supposed to do, when it was supposed to do it. What more can you ask?
always loved these pens, want to do it again
M**.
Rare colours, Work Well
Parker Pens carry the royal seal of approval, even if that was Queen Elizabeth II (deceased) and will now be reviewed under Charles III. She used Parker 51 fountain pens. I cannot believe that Parker are able to produce such pens at such an inexpensive price--particularly the ballpoint/gel pens. New colours are available--in a set of 2 or 4. The 2's are more difficult to find (orange and purple plastic). Because the pens have interchangeable refills of different colours--mostly medium gauge, the flexibility of usage is rather splendid. These pens arrived in good time, good condition, and are hearteningly findable in the bottom of a black briefcase.
C**Y
Me encantan esos lapiceros
Es muy tardado el envío de los lapiceros, pero me encantan los lapiceros Parker
R**D
Love these pens!
They write smooth & do not have blotches. Love the colors & refills are easy to find. Classic pens. I’ve had a couple of them for years & decided to buy more.
T**U
I love parker pen
I like the comfort of the pens ,I love it
A**R
Works well, attractive, not exactly "original" (a bit smaller)
These pens write well and the colors are fun. The overall quality is what we would expect from the Parker T-Ball Jotter reputation. I used those pens for years in the 70s (yes, for real).However, these are not the "originals" in terms of the size. They are slimmer, which makes quite a difference in how they feel in your hand. I have a small hand, but after years of using the authentic "originals" (slightly thicker in size) that is the "feel" I hoped for in these pens. I was disappointed in that, although the pens certainly write well and the order was delivered promptly, etc. The pens also may be a bit shorter (seems that way).Parker - if you read this review - please consider reviving the exact "original" Jotter pens in the size and shape we remember from years ago. These little guys are cute, but are small enough to actually be less ergonomic and more difficult to hold properly.Otherwise - no complaints on the quality of the pens, the colors, the value (great value!), and the way they write!
S**C
Nicest pens for the money
I have used Parker pens for years. They write great and refills are east to find. I am constantly writing for my job. The pens are not so expensive that you won’t be too upset if you lose one as I do occasionally.
J**F
Parker pens are the best!
Cross pens are nice, but you pull out your pen and you have to twist it before you use it. Wouldn’t be nice to havet a great professional pen that you just click, and you’re ready to write. That’s what a Parker pen is; a Professional pen that you just click to write and then click when you’re done. No twisting and having a twist back to close the pen. I’ve used these pens for years and years and years and I highly recommend them if you're an every day person or a professional. Buy one now!
M**D
Qualité Parker
Commande reçue avant la date. Commandé 4 paquets de trois bics de la marque Parker et rien à redire sur la qualité. Faire juste attention à l’emballage durant les transports car chaque bic est dans un emballage cartonné un peu fragile plusieurs moyens de transport
M**L
Snelle levering
Ik wilde een afscheidscadeau geven en Parker is gewoon goede kwaliteit. In Nederland €10,- per pen. Dus gezocht naar een fatsoenlijke prijs. Cadeautje werd goed ontvangen bij de collega's
C**S
Me gusta sus dimensiones y colores.
Los bolígrafos de esta marca los he utilizado desde hace bastantes años, principalmente los " jotter "; agradándome mucho sus dimensiones y peso. Recuerdo que hace tiempo había unos pocos colores para elegir , siendo la gran mayoría , por no decir todos , de colores oscuros ( me refiero a la parte inferior plastificada ). En la actualidad hay una gran variedad de bonitos colores y tonos de estos bolígrafos. Puede que exista algunas leves diferencias de los antiguos jotter a los actuales, pero no afecta en nada a la óptima calidad de los que se fabrican hoy en día, al menos esa es mi apreciación. Hace poco adquirí dos jotters de los mismos colores a los aquí anunciados ( lima y azul cielo ), ambos son muy bonitos , no encuentro diferencias de color y tono a los de la foto , y si las hay son mínimas. El recambio de la misma marca escribe muy bien , no obstante , desde hace algunos años suelo usar otros de tinta híbrida que también me agradan. En definitiva , estamos ante unos atractivos bolígrafos de una importante y reconocida marca para que los puedan usar y disfrutar tanto estudiantes como profesionales de distintos ámbitos.Un cordial saludo.
G**.
tres bien
ras qualité parker, et bon prix
F**�
🖊Se viene commercializzata dal 1954, ci sarà una ragione😉
The media could not be loaded. 1️⃣ PERCHÉ L’HO SCELTA?🤷🏽♂️Mi sono orientato verso una penna a scatto per una serie di motivi. Innanzitutto, perché spesso mi trovo nella necessità di dover prendere immediatamente degli appunti e, non avendo la mano debole libera, sono costretto ad afferrare il cappuccio con i denti per rimuoverlo, in dispregio delle più elementari regole igieniche. Ho considerato, inoltre, che, con questa soluzione avrei: evitato di perdere il cappuccio in continuazione; eliminato il rischio che si tolga accidentalmente, permettendo alla punta di macchiare tutto ciò con cui entra in contatto; scongiurato il pericolo di inghiottimento da parte dei bambini che sovente s’impossessano della mia penna.Per non sbagliare e ritrovarmi a distanza di qualche giorno dall’acquisto con le mani imbrattate d’inchiostro o con il meccanismo a scatto mal funzionante, ho scelto un modello ampiamente collaudato: la “Jotter”, che è commercializzata sin dal 1954 da PARKER, ovvero un’azienda statunitense, che è tra i principali produttori di penne a livello mondiale, la quale, ormai da diversi anni, è controllata dal colosso americano NEWELL BRANDS, i cui interessi spaziano in diversi settori commerciali, tra cui quello della scrittura (al suo ampio portafoglio appartengono marchi noti, come Waterman, Paper Mate e Rotring).La Jotter è una vera e propria icona della penna a sfera (anche se, ad onor del vero, esistono pure le versioni stilografica e rollerball), seconda per diffusione solo alla più economica BIC “Cristal Original”. Viene distribuita in una miriade di varianti, diverse non solo per colore e rifiniture, ma anche per materiali costitutivi e dimensioni. La versione “Originals”, di cui ci occupiamo in questa sede, è la più semplice ed economica, la c.d. “entry level”, la quale, come suggerisce il suo nome, è quella che più si accosta ai primi modelli realizzati negli anni Cinquanta del secolo scorso, pur non essendo totalmente uguale. Attualmente viene prodotta in oltre 50 colori, che è possibile acquistare anche simultaneamente, ordinando la valigetta che li contiene tutti. I vari set commercializzati in questa pagina Amazon includono solo una minima parte di essi. Tra i diversi che ho comprato, segnalo, in particolare, quello composto da:● una penna Jotter Originals con fusto nero (il numero di riferimento del produttore è “2096873”), equipaggiata con cartuccia di ricarica di tipo “G2”, avente punta media a sfera da 1,0 mm, con inchiostro “tradizionale”, che a me è capitato di colore blu (avrebbe potuto essere anche nero: la scelta è “puramente”😉casuale, secondo il fabbricante);● un refill a sfera identico a quello già installato nella penna, quindi, con punta media da 1,0 mm e inchiostro “tradizionale” di colore blu (il numero di riferimento del produttore è “1950371”);● un refill a sfera di tipo “G2” con punta media da 1,0 mm e inchiostro “tradizionale” di colore nero (il numero di riferimento del produttore è “1950369”);● due refill di tipo “G2” con punta media da 0,7 mm e inchiostro gel di colore nero (il numero di riferimento del produttore è “1950344”);● un refill di tipo “G2” con punta media da 0,7 mm e inchiostro gel di colore blu (il numero di riferimento del produttore è “1950346”). Questa cartuccia, analogamente alle altre 2 con inchiostro gel, ha la punta munita di pallina di protezione gommosa, per evitare che si asciughi e divenga inservibile. Copertura che, naturalmente, va rimossa prima dell’utilizzo.La confezione è rappresentata da un blister in cartoncino ondulato e polietilene; un tipo di packaging, che brilla per efficienza, in quanto scherma validamente i vari agenti esterni che possono intervenire in fase di stoccaggio e di trasporto; in particolare, la polvere, l’umidità e la muffa, delle quali, in effetti, non ho trovato traccia nel rimuovere l’imballaggio. Un genere di imballaggio che rivela, inoltre, una marcata attenzione alla sostenibilità ambientale da parte del produttore, il quale, come si può notare, evita le componenti inutili della confezione, privilegiando solo materiali riutilizzabili e/o riciclabili.L’etichettatura, seppur di livello essenziale, contiene tutte le informazioni occorrenti al consumatore per effettuare un acquisto oculato. Sul fronte e sul retro del cartoncino costitutivo del blister sono riportate le caratteristiche principali dei 6 elementi che compongono il kit. Qui apprendiamo, ad esempio, che la penna e i refill a sfera vengono prodotti in Francia (come emerge anche dalle marcature impresse sia sulla parte posteriore del “cappuccio” della penna, sia sulle cartucce ad inchiostro “tradizionale”), mentre i refill con inchiostro gel sono realizzati in Cina.2️⃣ LE CARATTERISTICHE STRUTTURALI⛏ E LE DOTI TECNICHE🖊Il set recapitatomi, sia sotto l’aspetto strutturale che funzionale, risponde fedelmente ai contenuti testuali e fotografici delle pagina promozionale di Amazon, motivo per il quale evito di descriverlo in maniera troppo approfondita; viceversa, rischierei seriamente di risultare tedioso e/o soporifero. Reputo più opportuno soffermarmi su alcuni dei suoi tratti salienti, riportando, per lo più, le impressioni maturate in queste settimane di utilizzo, nella speranza che possano aiutare il potenziale acquirente a comprendere se esso sia o meno congeniale alle sue esigenze.La penna, con la punta retratta, è lunga 128,0 mm; ha un diametro massimo (sùbito sotto la clip) di 9,8 mm; pesa tra gli 11 e i 12 g (con il refill a sfera inserito). Queste caratteristiche dimensionali e ponderali la rendono adatta quasi ad ogni tipo di mano; comunque, laddove si desiderasse una penna di maggiori dimensioni, rimanendo nell’àmbito dello stesso modello, si potrà optare per la Jotter “XL”, la quale, disponibile in diversi colori, ciascuno con un codice identificativo differente, è più lunga e più spessa del 7% (ciononostante il refill rimane lo stesso😉). Se, invece, il problema è solo l’eccessiva leggerezza, si potrà optare per la “Jotter Stainless Steel” oppure per la “Jotter Core” (disponibile in vari colori), le quali mantengono le stesse dimensioni della “Jotter Originals”, però, essendo integralmente realizzate in acciaio inossidabile, sono leggermente più pesanti (come emerge dalle foto allegate, 15 g, anziché 11/12 g).Il “cappuccio” (ossia la parte superiore della penna, contenente il meccanismo a scatto) della “Jotter Originals” è in acciaio inossidabile e presenta una finitura spazzolata. Dello stesso metallo, che, com’è ben noto, gode di una pregevole resistenza meccanica e alla corrosione, è anche il pulsante di attivazione, il quale, però, superficialmente è opaco. Quest’ultimo ha l’estremità piatta, arrotondata e liscia, a differenza delle Jotter di qualche anno fa, dove, invece, era concava e recava il logo della Parker (la variazione è avvenuta nel 2010, anno in cui la produzione della Jotter si è spostata dall’Inghilterra alla Francia; va detto, però, che sui modelli realizzati fino al 1973, periodo in cui la fabbricazione avveniva negli USA, il pulsante era molto simile a quello attuale, ossia arrotondato, senza concavità e senza logo). Sempre di acciaio inossidabile, ma con finitura lucida, è fatta anche la clip integrata nel cappuccio, la quale ha l’iconica forma “a freccia”, che nel 2016 ha subìto un restyling. Quest’accessorio, piuttosto robusto e abbastanza lungo, è molto comodo, in quanto consente di fissare la biro ad un taccuino o alla tasca di un indumento o di una borsa, in modo da averla continuamente a portata di mano e con la punta in giù. Un elemento, quindi, che concorre a rendere la Jotter una penna per tutti i giorni, da portare sempre al séguito, in quanto resistente e facilmente trasportabile (la c.d. “EDC”, ossia “every day carry”).Il “fusto”, ovvero la parte inferiore della penna, è in solido ABS liscio antigraffio (sui primi modelli era, invece, in nylon e presentava delle rigature verticali per l’intera lunghezza, che miglioravano la presa, ma favorivano l’insorgere del “callo dello scrittore”) di colore nero lucido, che ho appurato essere abbastanza resistente ai graffi, agli urti e alle cadute. La sua estremità inferiore (il c.d. “finale” o “puntale”) è realizzata in acciaio inox spazzolato; questa sorta di anello terminale, che non era presente nel modello originario del 1954 (e, come si evince dalle foto accluse, non compare neanche sulle attuali versioni “Stainless Steel”, “Core” e “XL”, che hanno il fusto in acciaio inossidabile), funge da rinforzo, scongiurando eventuali rotture dovute ad urti o all’eccessiva pressione trasversale in fase di scrittura; inoltre, enfatizza ulteriormente l’ammaliante contrasto tra la tinta scura della parte in plastica della penna e il colore chiaro delle sue componenti metalliche. L’estremità superiore del fusto reca una filettatura, che ne permette l’avvitamento nel cappuccio, il quale, a sua volta, nella zona inferiore, internamente, è munito di una filettatura in plastica (che fino al 1980 era, invece, in ottone).La penna, a prescindere che la si equipaggi con cartuccia a sfera o gel, risulta sufficientemente leggera e ben bilanciata. Il suo corpo ha un profilo alquanto ergonomico, che è all’origine di un’apprezzabile impugnatura, alla base della quale vi è anche l’ottima aderenza assicurata dall’ABS del fusto. Questo materiale polimerico, oltre a garantire un valido grip a prova di mani sudate, gode di un efficace isolamento termico, palesato dall’insensibilità alla temperatura ambientale (durante le stagioni fredde non diventa gelato, quando la penna è alloggiata negli slot anteriori dello zaino😉). La confortevolezza di questa biro si apprezza soprattutto in caso di utilizzo prolungato: le dita non diventano doloranti e non si forma il c.d. “callo dello scrittore”.Il meccanismo a scatto della Jotter, caratterizzato dall’inconfondibile “clic”, si aziona in maniera estremamente intuitiva, agendo sul pulsante superiore, il quale, di forma troncoconica, ha una sezione frontale di 5,3 mm, che garantisce una buona base di appoggio al polpastrello del pollice, sebbene non sia più presente quella “conca”, di cui abbiamo parlato sopra. La sua attivazione esige quel minimo di forza necessario a scongiurare le fuoriuscite accidentali della punta, che possono pregiudicarne l’integrità o cagionare macchie sugli indumenti. Nel corso della sperimentazione il congegno non ha dato luogo ad alcun problema di funzionamento, palesando, quindi, buone doti di affidabilità. Il suo azionamento risulta nettamente percettibile sia al tatto che all’udito. Con riferimento a quest’ultimo aspetto, va sottolineato che il “click” piuttosto intenso che il meccanismo produce, soprattutto se ripetuto più volte senza motivo, può risultare poco congeniale a contesti che esigono la massima concentrazione, quali possono essere una biblioteca, un’aula d’esame o un particolare ambiente lavorativo.Ho usato prevalentemente i refill “a sfera”, i quali, accuratamente sigillati (non ho registrato perdite d’inchiostro), sono certificati “ISO 12757-2:1998”, quindi conformi agli standard relativi alla gestione e all’archiviazione di documenti per lunghi periodi di tempo. L’inchiostro utilizzato, il c.d. “QUINKflow”, al contrario di quanto riscontrato con altri brand, non è particolarmente denso. Risulta molto più scorrevole di quello normalmente impiegato per le biro BIC. Per scrivere non è, quindi, necessario esercitare sul foglio una significativa pressione, salvo che la temperatura esterna sia molto bassa. Il tratto risulta abbastanza morbido e fluente, seppur non come quello delle cartucce gel in dotazione. Il peculiare tipo di inchiostro e il peso contenuto della penna permettono di vergare piuttosto velocemente, senza che la mano si affatichi. Un notevole contributo in tal senso viene fornito dal sistema ammortizzante della punta, la quale, grazie ad esso, non solo assorbe gli urti, ma si adatta anche al tipo di pressione esercitata da colui che scrive, garantendo sempre un tratto continuo ed uniforme con la massima comodità.Il tempo di asciugatura dell’inchiostro “QUINKflow” è estremamente contenuto, nettamente inferiore a quello dell’inchiostro “QUINKgel”; raramente ho registrato macchie, sbavature o accumuli di pigmento in punta, riscontrati, invece, con la cartuccia gel. La leggera viscosità, che comunque caratterizza l’inchiostro del refill a sfera, lo rende meno incline a seccarsi, per cui la penna potenzialmente risulta più duratura e, anche nel caso in cui ci si dimentichi di ritrarre la punta, non diviene inservibile.Quest’ultima, di forma conica, è realizzata in acciaio ed è dotata di una sfera in resistente carburo di tungsteno; come già detto, è di medie dimensioni (1,0 mm) ed origina delle linee nette ed uniformi, larghe circa 0,3 mm (più strette di quelle generate dal refill gel, il quale, ricordiamo, ha anch’esso una punta media, che, però, è da 0,7 mm). La resa cromatica dell’inchiostro “QUINKflow” è apprezzabile: superata la fase iniziale, la tonalità, blu o nera che sia, è intensa e vivace, anche se non brillante come quella dell’inchiostro gel. Sulla scorta della mia esperienza posso dire che questo genere di inchiostro a base d’olio è realmente indelebile e resiste perfino all’acqua; conservo, infatti, dei testi scritti diversi anni fa, che sembrano non aver subìto minimamente gli effetti del tempo.La sostituzione della cartuccia non richiede una particolare perizia e risulta pressoché immediata; basta separare la parte inferiore della penna da quella superiore, che, come già detto, sono avvitate l’una all’altra. Giova ricordare che sia del refill a sfera che di quello gel esiste la versione con punta fine, che per il primo tipo è da 0,8 mm (i codici di riferimento sono “1950368” per quello blu e “1950367” per quello nero) e per il secondo da 0,5 mm (i codici di riferimento sono “2020761” per quello blu e “2020762” per quello nero). Entrambi sono installabili su qualsiasi versione della Jotter, compresa la “XL”.3️⃣ LE CONSIDERAZIONI FINALI.🤔👨🏽💻Da persona priva di specifiche conoscenze in campo merceologico, ritengo che il set esaminato sia realizzato con materiali di buona qualità e tecnologicamente evoluti. Lo giudico soddisfacente sotto il profilo della funzionalità e della versatilità, le quali sono entrambe frutto, principalmente, di soluzioni progettuali indovinate e ampiamente collaudate. Reputo, inoltre, che la penna, che rappresenta l’elemento cardine del kit, appaghi pienamente il gusto estetico, grazie alla sua lampante ricercatezza e raffinatezza, testimoniate, prima di ogni cosa, dall’apprezzabile accuratezza della fattura e delle rifiniture.Diretta conseguenza delle argomentazioni testé dedotte è la congruità dell’attuale prezzo di 10,69 euro; un importo che, sulla scòrta di un’accurata valutazione comparativa, si rivela anche piuttosto concorrenziale, soprattutto se si tiene conto dell’affidabilità e della rete di assistenza legate al marchio che lo identifica.
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